L’incontro con il nostro sentire e la bellezza della vita attraverso le parole di Etty Hillesum
“Ogni volta che vedevo un bel fiore mi veniva voglia di stringerlo al cuore o di mangiarlo. Con un bel paesaggio sarebbe stato più difficile, ma l’impulso che provavo era lo stesso. Ero troppo sensuale, direi quasi troppo ingorda.
Agognavo fisicamente ogni cosa bella, la volevo avere. Di qui quel desiderio intenso e doloroso che non poteva mai essere appagato, quello struggimento per qualcosa di irraggiungibile che chiamavo la mia pulsione creativa.
Questa tendenza ad afferrare, non saprei meglio definirla, ad un tratto scomparve. Si spezzò la tirannia di innumerevoli catene e ripresi a respirare liberamente, a sentirmi forte e a guardarmi intorno con gli occhi che mi brillavano. E ora che non voglio possedere più nulla e sono libera, ora improvvisamente posseggo tutto, ora ho un’incommensurabile ricchezza interiore.
E ora che ogni minuto è così pieno, così traboccante di vita e di esperienza,
di lotta, di vittoria e di sconfitta, e ancora di lotta con qualche intervallo di pace, ora non penso più al futuro: non mi preoccupo più di riuscire a farcela, perchè ormai ho l’intima certezza che ogni cosa provvederà a se stessa.
Prima vivevo sempre anticipando il futuro, avevo la sensazione che nulla di quanto facessi fosse “la cosa reale”, ma che tutto fosse solo la preparazione a qualcosa di più grande e più vero. Ma ora questa sensazione è completamente scomparsa. Vivo qui ed ora, nella pienezza di questo minuto, di questo giorno, e la vita merita di essere vissuta”
Diversi anni fa ho incontrato, su un foglio che mi era stato donato, le parole scritte nell’altra pagina, con la firma di Etty Hillesum. Allora non sapevo chi era ma qualcosa di quello che avevo letto era entrato dentro di me. Dopo qualche mese è arrivato nella mia vita “Diario 1941-1943” e leggendolo, attraverso le parole e le sensazioni di Etty Hillesum, ho avuto modo di incontrare parti di me ed ho potuto percepire in modo forte il valore della bellezza della vita “malgrado tutto”.
Esther (Etty) Hillesum, nata il 15 gennaio 1914 in Olanda e morta, secondo la Croce Rossa, il 30 novembre 1943 ad Auschwitz, inizia a scrivere il suo diario nel momento in cui decide di entrare in terapia..”è il marzo 1941 e l’Olanda è sempre più stretta nella morsa del terrore tedesco. I quaderni che ha lasciato rappresentano il viaggio da lei percorso nel suo mondo interiore tra il 1941 e il 1942, due anni di guerra e oppressione per l’Olanda e un periodo di crescita e, paradossalmente, di liberazione individuale per Etty. Erano gli anni in cui in tutta l’Europa si rappresentava il dramma dello sterminio. Etty Hillesum era ebrea e scrisse un contro-dramma”.
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Il percorso di lettura e ascolto delle sensazioni proposto è rivolto ad un numero massimo di 6 persone.
Prevede sette incontri, a cadenza mensile, di due ore e mezza con orario da definire.
Costi: da 10 a 15 euro ad incontro, secondo quanto verrà concordato con ogni partecipante.
Per informazioni: tel. 3487654403